D’Annunzio e Dante

Il 2021 vede la significativa coincidenza di due ricorrenze fondamentali per la storia della letteratura italiana: il settimo centenario della morte di Dante Alighieri, e il primo centenario della costituzione del Vittoriale degli Italiani. Due anniversari che si intersecano proprio sul terreno comune della letteratura e della lingua italiana: Dante fu il poeta in assoluto prediletto da d’Annunzio. D’Annunzio lesse e rilesse per tutta la vita l’opera dantesca – di cui conosceva a memoria molti versi – citò ed echeggiò l’Alighieri maggiore e minore come nessun altro auctor, e gli riservò un posto eminente nella sua biblioteca, negli arredi e nei motti del Vittoriale.

 

Di fronte a una coincidenza così unica e felice, quindi, il Vittoriale ha deciso di dedicare una giornata di studio al rapporto tra i due sommi scrittori, rivolta tanto a studiosi e specialisti quanto a studenti e docenti delle scuole superiori, secondo la riuscita formula già adottata nel convegno gardonese del 2018 per il bimillenario di Ovidio (i cui atti sono raccolti nel volume Da Ovidio a d’Annunzio pubblicato dall’ed. Silvana).

 

Il convegno si svolgerà nell’Auditorium del Vittoriale degli Italiani sabato 16 ottobre dalle 9.00 alle 13.30 e, dopo l’intervento introduttivo del Presidente del Vittoriale Giordano Bruno Guerri, ospiterà gli approfondimenti di:

Pietro Gibellini (Università Ca’ Foscari, Venezia), che condurrà gli ascoltatori attorno al tema “La Laude di Dante e Dante nelle Laudi”;

Donato Pirovano (Università di Torino), che interverrà sulla “Francesca da Rimini da Dante a D’Annunzio”; Elena Maiolini (Università Ca’ Foscari, Venezia), che approfondirà la “Vicenda elaborativa e fortuna scenica della Francesca”;

Laura Melosi (Università di Macerata), che indagherà il “D’Annunzio editore e interprete della Commedia”;

Valerio Terraioli (Università di Verona) su “L’icona dantesca nella fabbrica del Vittoriale”;

Elena Ledda (Centro Nazionale di Studi Dannunziani) esperta de “La biblioteca dantesca di d’Annunzio”;

Benedetto Gugliotta (Biblioteca Classense di Ravenna) sulla presenza di “D’Annunzio nelle collezioni dantesche di Ravenna”.

 

La giornata e le diverse lectio saranno arricchite da letture di testi dannunziani a opera di Bruno Noris.

Il superfluo m’è necessario

Serata dannunziana sotto le stelle

 

In occasione del suo centenario, il Vittoriale degli Italiani organizza un’esclusiva serata dannunziana, per degustare alcuni dei piatti preferiti da d’Annunzio. Al termine della cena sarà possibile assistere, per la prima volta al Vittoriale, alla proiezione del film Il cattivo poeta.

Programma della serata

ore 19.30   Aperitivo di benvenuto
ore 20.30   Cena nel prestigioso Anfiteatro del Vittoriale appositamente coperto da tensostruttura Cristal
ore 22.30   In Auditorium, proiezione del film Il cattivo poeta 

Durante la serata sarà possibile visitare i luoghi illuminati del Parco, il Museo d’Annunzio Segreto, il Museo l’Automobile è Femmina e il nuovo Museo della Santa Fabbrica Gian Carlo Maroni.

 

Menu

Aperitivo di benvenuto

La frittata sublime
frittata rivoltata prediletta da d’Annunzio

Can-nel-lo-ni!
cannelloni di carne su fonduta di formaggio Bagoss

Carnivoro e Carnale
carrè d’agnello in salsa tartufata

Il Piacere
fagottino di frolla all’olio del Vittoriale con mandorle tostate e salsa al cioccolato

Vini dannunziani in abbinamento

Rosa del Vittoriale
prodotto nel vigneto del Vittoriale in collaborazione con il Consorzio Valtenesi

Disobbedisco
cantina Majolini Franciacorta

 

Durante l’acquisto del biglietto è possibile segnalare eventuali allergie o la preferenza di un menu vegetariano.
Per maggiori informazioni: 0365296536 o segreteriaprogettispeciali@vittoriale.it

 

CLITEMNESTRA

 

Il biglietto gratuito è riservato a chi ha ricevuto l’invito della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani e richiede la registrazione obbligatoria su questa pagina.

Biglietti a pagamento in vendita su Ticketone: https://www.ticketone.it/event/clitemnestra-teatro-del-vittoriale-14094829/

 

CLITEMNESTRA                  

di Luciano Violante

regia Giuseppe Dipasquale

con Viola Graziosi

 

 

Una nuova produzione del Teatro Stabile d’Abruzzo

 

“Ho dimestichezza con l’odore della morte e del sangue…” Così incomincia la narrazione al pubblico contemporaneo di Clitemnestra, regina di Micene e assassina di Agamennone suo marito, scritta per il Teatro Stabile d’Abruzzo da Luciano Violante.

Assassina per vendetta o assassina per giustizia?

E’ la questione posta da Violante nel disegnare la sua Clitemnestra che viaggia dal mito alla contemporaneità sorretta da un fraseggio tragico che scolpisce le parole sulla declinazione di una storia di un esilio perpetuo post mortem.

E’ un canto nel dolore di una madre che ha subito l’ingiusto sacrificio di Ifigenia per mano dell’ambizioso padre, è un canto della purificazione perché condannata a vagare nell’eterno nulla al fine di emendare un omicidio non accettabile nell’alveo del moderno patriarcato occidentale.

Luciano Violante, da tempo studioso del mito classico e del suo messaggio alla modernità, ha dato vita ad un testo poetico di grande bellezza, il racconto di una donna che attende il momento del riscatto (o della vendetta?) con pazienza e fermezza per un tempo così lungo da essere inconcepibile per il pensiero maschile.

A dare voce al personaggio sarà Viola Graziosi, interprete di grande sensibilità e talento, protagonista di importanti spettacoli di teatro classico e contemporaneo, premio Actress of Europe 2020 con “Ofelia Suite”, diretta dal regista Giuseppe Dipasquale.

 

VIOLA GRAZIOSI

Debutta giovanissima con Ofelia nell’Amleto di Cecchi. Si diploma al Conservatoire National d’Art Dramatique di Parigi. Lavora tra Francia e Italia sempre in ruoli di rilievo con i maestri della scena europea. È La Regina nel Ruy Blas di Victor Hugo diretta da Marcel Maréchal, Maria Stuarda nell’omonimo spettacolo con la regia di Marco Lucchesi, Pentesilea in una performance olofonica diretta da Renzo Martinelli, Elena di Troia al Teatro Greco di Siracusa per la regia di Muriel Mayette-Holtz. Intensa la collaborazione con l’attore e regista Graziano Piazza che la dirige in diversi spettacoli Intervista (Premio Adelaide Ristori), Misura X Misura, Elena tradita e assoli tra cui Aiace, Orfeo ed Euridice, Offelia Suite (premio Actress of Europe 2020),  The Handmaid’s Tale tratto da Il racconto dell’Ancella di Margaret Atwood.

È la protagonista della Fedra di Seneca con la regia di Manuel Giliberti.

Nel cinema esordisce giovanissima con Francesca Comencini in Le parole di mio padre (Cannes 2001). È diretta da Pupi Avati, Alessio Liguori, Alberto Bennati. Vince il premio miglior attrice non protagonista al San Benedetto Film Fest per The fragile friend (2020) di Salvatore Vitiello. Partecipa a varie fiction tv tra cui Distretto di polizia, Un passo dal cielo, L’isola, L’allieva 2… È una delle voci di punta di audiolibri in Italia (Certificato di eccellenza Audible Studios 2019 e 2020).

Tra gli altri è la voce dei romanzi di Isabel Allende e Sibilla Aleramo.

 

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